La XIXma edizione del Festival internazionale di Santo Stefano si fa portavoce di un’aspirazione collettiva volta a comunicare la forza rigenerante dell’arte e della musica.
Un input che permea di sé questa rassegna ispirandone la programmazione. Saranno ancora una volta sei gli appuntamenti che appagheranno il pubblico dei melomani, ma anche i cultori di teatro, con una particolare attenzione alla platea dei giovani che potranno godere di recitals straordinari, in esclusiva per il Festival.
Giungeranno nomi di fama internazionale, artisti al loro debutto italiano, scelte mirate e rigorose del direttore artistico Alberto Spano che ancora una volta ha dato spazio alla ricerca, all’originalità delle proposte, ai talenti emergenti.
Il Festival si inaugura, giovedì 14 giugno, col debutto in Italia del duo Igudesman & Joo e del loro concerto-spettacolo «A Little Nightmare Music». I due sono virtuosi del proprio strumento, ma anche attori consumati con predilezione per la vena comica, e si sono divertiti a realizzare un concerto classico in cui può succedere di tutto. Virtuosismo strumentale e inusitata vis comica rendono questo concerto un appuntamento di particolare interesse.
Il secondo concerto, fissato per il 18 giugno, vede il ritorno del Quartetto Savinio, che si è imposto ormai come uno dei migliori quartetti a livello internazionale. Sui leggii ci sarà il celeberrimo e misterioso Quartetto in do maggiore KV 465 "Dissonanze" di Wolfgang Amadeus Mozart, la cui genesi ha ispirato un libro di successo dello scrittore Sandro Cappelletto, che sarà presente al concerto, «La notte delle dissonanze».
Il 20 giugno sarà poi la volta di una serata dedicata al mito di Maria Callas (1923-1977), in occasione del trentesimo anniversario della sua scomparsa. Per l´occasione sarà presente una delle più grandi attrici del teatro italiano, Rossella Falk, autrice e ideatrice di una originale pièce teatral-musicale che prende il titolo «Vissi d´arte, vissi d´amore».
La grande primadonna, che fu molto vicina al soprano greco nei suoi ultimi anni di vita, rievocherà la vicenda musicale e umana della Callas attraverso un fitto racconto di ricordi, lettere e testimonianze, il tutto intramezzato da interventi musicali e ascolti delle sue più grandi interpretazioni liriche.
Lo hanno definito "Il Keith Jarrett bretone" e sarà a Bologna il 21 giugno. Da almeno 20 anni il raffinato pianista e compositore francese Didier Squiban persegue un suo affascinante percorso musicale fatto di vari stili (il jazz, la world music, la ballata celtica), fino ad arrivare ad un originale stile improvvisativo che coinvolge il pubblico e conquista le platee di tutto il mondo. La fierezza del cuore bretone attraverso una raffinatissima arte pianistica.
Il 27 giugno sarà poi la volta della prima nazionale dello spettacolo musicale «Nessuno è il mio nome», con l´attore David Riondino il musicista Fabrizio Festa per il Teatro degli Illuminati, tutto basato sul tema della parola in musica. Si tratta di uno straordinario «Two men show» che vedrà scatenarsi la simpatia e l´originalità creativa di Riondino supportata dal camaleontismo musicale compositivo di Fabrizio Festa sul tema del viaggio attorno alla terra con i testi di Verne, Poe, Lovercraft e Omero.
Il Festival di Santo Stefano si conclude il 28 giugno con il debutto nazionale del tour estivo di Luvi De Andrè, cantautrice e figlia d´arte (Dori Ghezzi e Fabrizio De Andrè), confermando con questo la sua caratteristica di tenere a battesimo le carriere di giovani artisti che sono sicure promesse.
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